Il futuro di Raffaele Fitto come vicepresidente esecutivo della Commissione è messo in discussione all’Europarlamento.
Le decisioni relative ai vice presidenti esecutivi designati sono state rinviate a domani o, al più tardi, alla prossima settimana. Secondo fonti parlamentari dell’Agi, i leader dei gruppi di maggioranza si incontreranno per discutere la situazione, con un focus particolare sul ruolo di Raffaele Fitto e di Teresa Ribera.
Rinviata nomina di Fitto: ecco cosa è successo
La nomina di Fitto a vicepresidente esecutivo della Commissione europea sta infatti sollevando un acceso dibattito nell’Europarlamento.
Durante l’audizione odierna, Raffaele Fitto ha affrontato le continue provocazioni dei parlamentari appartenenti ai gruppi progressisti. Questi ultimi hanno criticato la sua mancanza di impegno nei confronti del Green Deal, sollevando preoccupazioni riguardo al suo passato politico e alle sue scelte di voto, soprattutto per quanto riguarda il suo orientamento politico di estrema destra.
“La sua affiliazione politica e la sua mancanza di impegno per i valori fondamentali dell’Unione europea lo rendono inadatto a un ruolo così rilevante come quello di vicepresidente esecutivo”, ha dichiarato Bas Eickhout, co-presidente del gruppo dei Verdi al Parlamento europeo.
L’ostilità verso Fitto rischia di sfociare in una vera e propria guerra all’interno dell’Europarlamento. I gruppi progressisti temono infatti che un eventuale via libera alla sua nomina potrebbe essere il preludio a una rappresaglia politica da parte del Ppe, con un possibile rallentamento delle conferme per altri commissari designati, come Teresa Ribera e Stéphane Sejourné.
“Se il Ppe dovesse insistere per far passare la nomina di Fitto nonostante le obiezioni, si assumerà la responsabilità del ritardo della conferma del collegio nel suo complesso”, ha dichiarato Eickhout, avvertendo che tale decisione potrebbe compromettere ulteriormente il funzionamento dell’intera Commissione.
La co-presidente Terry Reintke ha aggiunto che la nomina di Fitto potrebbe indebolire la Commissione, sottolineando che la sua visione del Green Deal non è allineata con gli interessi dell’Unione europea.
La normalizzazione dell’estrema destra e il futuro dell’Europarlamento
Il conflitto all’interno dell’Europarlamento non è solo una questione di nomine politiche. Si sta infatti giocando una partita ben più grande riguardante il futuro dell’Europa e la sua direzione politica.
La normalizzazione dell’estrema destra all’interno delle istituzioni europee è una preoccupazione che sta mettendo alla prova le forze democratiche, spingendo alcuni gruppi a chiedere un fronte unito contro tale eventualità.
Le decisioni sulla nomina di Raffaele Fitto sono sospese, ma la tensione politica potrebbe presto esplodere, determinando un punto di rottura tra i gruppi politici dell’Europarlamento.